3 regole per capire come sconfiggere la procrastinazione.
“È il lavoro che non inizia mai quello che richiede più tempo per essere terminato.” J.R.R. Tolkien
La procrastinazione non è niente di nuovo, i filosofi greci avevano una parola per descriverla: Akrasia
“Agire contro il nostro miglior giudizio facendo qualcosa pur sapendo di dover fare qualcos’altro”
Indice Contenuti
Bias del presente e procrastinazione
Oggi, grazie agli studi sulla mente conosciamo un bias* chiamato “bias del presente” che riflette ciò che dicevano i greci.
Wikipedia definisce i bias cognitivi come: “giudizi (o pregiudizi) che non corrispondono necessariamente alla realtà, sviluppati sulla base dell’interpretazione delle informazioni in possesso, anche se non logicamente o semanticamente connesse tra loro e che portano dunque ad un errore di valutazione o mancanza di oggettività di giudizio.“
Il bias del presente è l’idea che possiamo settare qualsiasi obiettivo per il nostro sé futuro.
Preferiamo la gratificazione di breve termine, l’urgenza immediata , anziché puntare al beneficio di lungo termine.
Il problema è che è il nostro sé presente a dover fare le azioni per arrivare al raggiungimento di tali obiettivi.
Questo è il motivo per cui si fa fatica a fare una dieta, ad allenarsi, a metterci sulle nostre task. Capire questo bias è fondamentale nel raggiungimento dei nostri obiettivi.
3 regole per sconfiggere la procrastinazione
Ci sono alcune strategie per aiutarci a sconfiggere la procrastinazione:
Guarda anche:
Ti riporto 3 strategia molto semplici che puoi applicare da subito.
La regola dei 5 minuti
La resistenza che abbiamo per fare qualcosa è nell’iniziare. Datti come come obiettivo quello di lavorare alla task da portare a termine per 5 minuti.
Dopo aver iniziato sicuramente troverai molto più semplice continuare piuttosto che mollare.
La regola dei 2 minuti
Se hai delle task da completare che impiegherebbero meno di due minuti per essere completate, falle subito.
Questa strategia proviene dal libri Detto Fatto di David Allen.
Trovi altri libri e tecniche di produttività: 10 libri per la produttività e la gestione del tempo
Mind activation Rule
Se ti senti stanco dopo lavoro o pranzo devi fare qualcosa per stimolare la mente, corsi online, allenamento, bevi un caffè.
Talvolta per riattivarci basta veramente poco. Personalmente l’allenamento mi aiuta molto.
Perché queste semplici strategie funzionano?
Spesso quando non ci va di fare qualcosa incolpiamo la nostra scarsa motivazione.
Siamo in attesa del momento giusto per iniziare a concentrarci su qualcosa.
- Sei sicuro si comprendere davvero il funzionamento della motivazione?
Nel libro “The Motivation Mith“, Jeff Haden ci illustra alcune strategie e concetti utili a comprendere meglio questo concetto.
- La scintilla non è la motivazione
Pensiamo che ci serva la motivazione per fare qualcosa. La motivazione a differenza di quanto si crede viene “dopo” le azioni, non prima.
L’autore spiega che c’è solo una ricetta per avere motivazione: il successo. Specificatamente la dopamina generata quando ci osserviamo compiere progressi.
La motivazione non porta all’azione. L’azione porta al risultato, al successo, ed è proprio il successo che genera la motivazione.
Azione, successo, dopamina, motivazione.
Non ti serve la motivazione per iniziare.
- Processi vs Obiettivi
Non basta fissare obiettivi, piuttosto bisognerebbe dedicare le proprie energia ai processi.
Non abbiamo il controllo sul nostro risultato finale. Abbiamo invece il controllo sul processo.
Esempio:
- Obiettivo. Voglio mettere 5 kg di massa muscolare in 3 mesi.
- Processo. Vado in palestra 3 volte a settimana per un’ora, seguo una dieta specifica e non sgarro.
Abbiamo il controllo sul processo, non abbiamo il controllo sul risultato finale.
Riassumendo
Abbiamo affrontato:
- Il bias del presente
- 3 regole per sconfiggere la procrastinazione
- Il mito della motivazione
Se vuoi diventare un mago della produttività ti rimando a: 10 libri per la produttività e la gestione del tempo.
Fonti:
TEDx
Ali Abdal