Ormai è passato qualche anno dalla prima volta che lessi “4 ore alla settimana” di Tim Ferriss.
Un libro ricco di consigli e spunti utili per la propria crescita personale, professionale e su come vivere una vita da nomadi digitali.
C’è un frase nel libro che inizialmente non mi colpì particolarmente, ma che per qualche ragione mi rimase impressa:
La qualità della tua vita dipende dal numero di conversazioni scomode che sei disposto ad avere.
Nel corso dei successivi anni invece questa lezione si è rivelata molto preziosa.
In contesti specifici:
- Mondo del lavoro
Il mondo del lavoro può essere estremamente appagante o frustrante. Tra i fattori in grado di dare una visione piuttosto che un’altra c’è sicuramente l’ecosistema lavorativo, ma una grande influenza deriva da come noi ci rapportiamo a questo ecosistema.
Bisogna assumere la consapevolezza che hai un valore. Se qualcosa di non pattuito ti viene richiesto, non abbassare la testa, affronta la conversazione ed eventualmente rifiuta.
Spiega educatamente e pacificamente le tue tesi. Ti assicuro che ti farà guadagnare rispetto e autorevolezza, il ché si ripercuoterà sulla qualità della tua vita, ma soprattutto anche in ottica di carriera. E’ molto importante saper provare di portare avanti le proprie idee e opinioni, anche se non in linea con l’organizzazione.
- Sfera relazionale
A volte bastano 5 secondi di coraggio. Iniziare una conversazione con una persona che ti interessa, fare domande, essere curiosi .
Prendere l’iniziativa spesso è scomodo, risulta complicato. Eppure una conversazione con uno sconosciuto/a può tramutarsi in una relazione, in un rapporto di amicizia eterno o in un contatto lavorativo.
Se non chiedi, la risposta sarà sempre no.
Questa prima breve life pill è conclusa.
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