Destrutturazione, cos’è?
Sentiamo spesso parlare di “Crescita Personale”, ma cosa c’è alla base della crescita personale?
Da dove dobbiamo partire e come? E soprattutto, perché iniziare?
Facciamo un passo indietro e iniziamo la “destrutturazione“ di questo percorso.
“Un pianeta migliore è un sogno che inizia a realizzarsi quando ognuno di noi decide di migliorare se stesso.”
(Mahatma Gandhi)
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Destrutturazione, cosa c’è alla base della Crescita Personale?
Partiamo dalla parola stessa, anche se non è semplice dare una spiegazione dato che potrebbe rischiare di risultare incompleto, ma ci proviamo.
Con il termine Crescita Personale possiamo definire un percorso di sviluppo e maturazione che nel corso della propria vita ciascun individuo decide di affrontare, credendo in se stesso.
Quindi alla base di tutto ci siamo noi (sembra ovvio dirlo ma non è scontato).
Non è scontato dirlo, perché quanti di noi possono dire di conoscersi e quindi poter iniziare un percorso autentico, un percorso vero?
Ogni giorno ci troviamo di fronte a scelte fra quello che siamo e quello che la società vuole farci credere di essere, a questo punto siamo in difficoltà perché non riusciamo più a sentire il nostro “Io interiore”, distratti dalle voci degli altri.
“Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo.”
(Mahatma Gandhi)
Da dove dobbiamo partire e come?
Abbiamo capito che dobbiamo partire da noi stessi, quindi dobbiamo andare alla ricerca del nostro “Io interiore” (non approfondiamo in questa sede cos’è l’ “io interiore”), della nostra parte vera, pura, che non sarà mai contaminata dall’esterno.
Per farlo è necessaria la destrutturazione.
In cosa consiste?
Per destrutturarsi dobbiamo andare a togliere quello che non è nostro, ovvero tutti i meccanismi che abbiamo a causa di fattori esterni (famiglia, società, amici, ecc…).
“Una vita senza ricerca non è degna di essere vissuta.”
Platone
Perché iniziare un percorso di destrutturazione?
Qui arriviamo al punto focale fondamentale.
Ognuno di noi ha le sue motivazioni: più forte è la motivazione e maggiore sarà la spinta, iniziale, che avremo per fare il primo passo.
Il primo passo è quello più importante, perché è quello che ci sta togliendo dalla condizione in cui ci troviamo e ci sta permettendo di iniziare questo viaggio.
Quindi possiamo affermare che il lavoro alla base di questo viaggio è un lavoro introspettivo, per la maggior parte.
In questo processo dunque la destrutturazione diviene essenziale per conoscere se stessi nel profondo.
“Colui che conosce il proprio obiettivo si sente forte; questa forza lo rende sereno; questa serenità assicura la pace interiore; solo la pace interiore consente la riflessione profonda; la riflessione profonda è il punto di partenza di ogni successo.”
(Lao Tse)
I pilastri della destrutturazione
Dobbiamo radicare il nostro “palazzo” su due pilastri fondamentali:
- Il primo è prendere coscienza che noi siamo i creatori della nostra realtà
- Il secondo è accettare il fatto che vediamo la vita “attraverso la struttura”.
Una volta appreso questo, dovremmo tenerlo ben presente negli episodi che capiteranno durante la nostra vita, quindi durante la sperimentazione delle emozioni che andremo a provare. Sopratutto quando ci capiterà un evento che reputiamo “negativo”.
Le prime volte torneremo alla consapevolezza che siamo i creatori della nostra realtà solamente a fine di quell’evento, ovvero quando l’emozione che abbiamo provato sarà svanita.
In un secondo momento, la consapevolezza arriverà nel mentre dell’evento quindi all’apice dell’emozione che stiamo provando.
Man mano che facciamo pratica e continuiamo il cammino questa consapevolezza arriverà sempre prima, fino a quando saremo sempre presenti e in ascolto con il nostro Io interiore e finalmente vivremo nel momento presente ogni evento della nostra vita e le emozioni saranno, anch’esse, vissute appieno e non ci lasceremo sopraffare.
A questo punto una domanda può sorgere in maniera spontanea: quindi sono arrivato?
Ho concluso la mia Crescita Personale?
Assolutamente no, è solo l’inizio!
Come detto in precedenza questo è solamente il punto di partenza perché la vita è in continuo cambiamento e noi con essa.
Quindi questo è un percorso che non avrà mai fine ed proprio una delle parti migliori che ci conduce alla ricerca continua della nostra parte migliore, sempre e comunque.
Ogni volta che potrebbe sembrare di “essere arrivati” ci renderemo conto che c’è ogni singola volta qualcosa in cui cambiare, una parte di noi che può crescere, una nuova attitudine da apprendere o una vecchia abitudine da abbandonare.
Conclusione
Abbiamo parlato di destrutturazione e di come sia importante smontarsi delle convinzioni errate.
Arrivati a questo punto bisogna fare solamente una scelta: quella di agire, perché il solo pensiero senza azione è qualcosa destinato a scomparire, a non realizzarsi.
Quando sentirai “muoversi qualcosa” dentro di te, quando ti sentirai “perso” in questa società, quando sentirai di aver bisogno di “qualcosa di nuovo”…fermati, ascoltati e fidati di te stesso.
Proprio in quel momento avrai fatto il primo passo, poi ogni istante dovrai scegliere di continuare questo viaggio non sempre facile e con le sue difficoltà ma incredibilmente bello, pieno di soddisfazioni ed unico.
“Non ti arrendere mai. Di solito è l’ultima chiave del mazzo quella che apre la porta.”
(Paulo Coelho)