Il KaizenMiglioramento a Piccoli Passi

kaizen

Se è la prima volta che visiti questa pagina e questo blog allora ti do il benvenuto!

Come nasce il Kaizen e qual è il suo significato?

Dobbiamo dare due risposte separate:

La prima riguardante il vero metodo Kaizen, la sua origine e le sue applicazioni;

La seconda per spiegare le motivazioni che mi hanno spinto ad avviare questo progetto.

 

Chi sono io e perché ho deciso di basare il blog sul concetto di “Kaizen”?

 

riccardo fontanaIl mio nome è Riccardo Fontana e sono un digital marketer, consulente e coach. Mi piace avviare progetti ed aiutare gli altri a fare lo stesso.

Ho avuto da sempre un sogno: ispirare ed aiutare più persone possibili a migliorarsi, a raggiungere la migliore versione possibile di loro stessi.

 

Non è stato così immediato iniziare.

Ci pensavo e ci ripensavo, ma non partivo mai. La distanza tra la mia idea e l’azione era troppa. Mi ero convinto che per dover partire avrei dovuto pianificare tutto nel minimo dettaglio.

Cercavo continuamente la perfezione ed intanto il tempo passava.

 

Poi durante un’estate, mi trovavo in Inghilterra, a Brighton precisamente, entrando in una libreria mi imbattei in un libro: “The One Thing” di Gary Keller, che tradotto sta a significare “una cosa sola“.

 

libri kaizen

 

Incuriosito più che altro dalla copertina, di un giallo che risaltava tra altri centinaia di libri e voglioso di migliorare il mio inglese, decisi di acquistare il libro.

Si, questa è la fase del “da quel momento tutto cambiò” seguito da viaggi in giro per il mondo, Lamborghini e ville extra lusso.

Per me tutto questo non è successo. (per ora :D)

Ma grazie a quel libro iniziai a capire alcuni concetti:

Basta una piccola azione per iniziare. Prendi il tuo obiettivo e scomponilo in sotto obiettivi più facili da raggiungere.
Trova l’azione più piccola e semplice che ti possa avvicinare anche di un solo passo all’obiettivo e falla.

 

“Anche un viaggio di mille miglia, inizia con un singolo passo”
Lao-tze

 

Da una pagina Instagram: @ilkaizen è diventato un blog; dal blog è nata una grande passione per il digital marketing, dal digital marketing mi sono avvicinato al mondo delle start up e delle consulenze e chissà quale sarà il prossimo step…

Ma soprattutto utilizzare il metodo kaizen nella mia vita personale e professionale mi ha permesso di crescere giorno dopo giorno, scoprire le mie passioni e molti altri benefici.

Con il Kaizen si è sempre al giorno zero.

Perché?

La crescita è continua e non ha limiti.

Ora sta a te muovere il primo passo: inizia scoprendo di più su questo metodo/filosofia continuando a leggere qua sotto.

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Ora bando alle ciance e cominciamo subito!

Cosa significa Kaizen?

 

kaizen significato

 

Devi sapere che il termine Kaizen, deriva dalla composizione dei termini giapponesi:

L’unione di questi termini fa si che il senso di Kaizen stia a significare cambiare in meglio, miglioramento continuo.
Il termine vero e proprio è stato coniato da Masaaki Imai nel 1986 per identificare la filosofia di business che supportava il successo dell’industria giapponese negli anni ’80, con particolare riferimento alla Toyota.

 

Storia del concetto Kaizen

La storia del metodo Kaizen inizia però prima del 1986.

Una delle cose che mi affascina del principio Kaizen è che esso è il risultato di un ibridazione tra la cultura occidentale ed orientale.

Ma non era giapponese?

Il Metodo Kaizen così come lo conosciamo oggi ha seguito uno sviluppo e un’evoluzione che lo ha reso quello che è rispetto a ciò che era un tempo.

I principi alla base di questo principio furono per la prima volta introdotti da William E. Deming, un ingegnere, manager e docente di consulenza aziendale statunitense.

 

Tutto parte dopo la seconda guerra mondiale, quando le fabbriche giapponesi si trovarono a dover ripartire dopo i risultati nefasti che aveva portato la guerra.

Deming e altri guru del controllo gestionale statunitense proposero al governo giapponese l’introduzione del “controllo qualità nell’industria manifatturiera“.

La proposta era quella di introdurre piccoli e rapidi miglioramenti che potessero essere da subito facilmente implementabili.

Il governo giapponese avviò questo progetto con l’istituzione del programma Training Within Industry (TWI) che introduceva il “J Program” che in Giappone, era intitolato “Miglioramento in 4 Passi”, la cui traduzione originale era: Kaizen eno Yon Dankai, il termine Kaizen veniva ufficialmente introdotto in Giappone.

 

storia kaizen

 

Durante gli anni 60 la profezia di Deming si era realizzata. Ora i prodotti giapponesi erano di alta qualità e con un costo relativamente basso, il che li rendeva appetibili per il mercato estero, soprattutto Europa e America.

Il Kaizen ha poi seguito il suo corso grazie a Masaaki Imai con i suoi studi e le sue pubblicazioni, quali:

Soprattutto il metodo Kaizen si è affermato grazie ai pionieri della rinascita dell’industria giapponese: Soichiro Honda, Kiichiro Toyoda i più illustri, rispettivamente fondatori di Honda e Toyota; quest’ultima azienda leader del sistema kaizen. Il sistema Toyota si basa sul miglioramento continuo ed incrementale della qualità, della cultura aziendale, della produttività, della leadership.

Oggi la filosofia kaizen viene abbracciata da moltissime aziende in tutto il mondo.

 

Se sei interessato ad approfondire il concetto e la visione aziendale/business del kaizen puoi farlo da questo link.

Perché non approfondisco?

Ciò di cui voglio parlare maggiormente è il Kaizen applicato alla vita di tutti i giorni, applicato alla crescita personale.

 

Come applicare il Kaizen alla Crescita Personale

 

metodo kaizen

 

“Quando si migliora un pò ogni giorno, alla fine si raggiungono grandi risultati. Quando si aumenta l’allenamento giorno dopo giorno, si ottiene un netto miglioramento della forma fisica. Non sarà domani, né dopodomani, ma poi i progressi saranno notevoli. E’ inutile puntare a grandi risultati in tempi brevi, conviene invece cercare di migliorare un pò, un giorno dopo l’altro. E’ l’unico modo per ottenere risultati duraturi”.

John Wooden

 

La tecnica dei piccoli passi per raggiungere il successo personale fu introdotta da Robert Maurer, professore alla University of California e autore del libro: “Un piccolo passo può cambiarti la vita“.

Fabbriche e imprese mirano all’accumulo di piccoli miglioramenti per ottenere cambiamenti di ampia portata.

 

Come si può replicare questo modello e renderlo a portata d’uomo?

L’essere umano quando si pone un obiettivo ambizioso, lo vuole raggiungere subito.

Ciò che spesso accade però non rispecchia la realtà immaginata. Questo perché questi sogni, obiettivi sono troppo distanti dalle nostre reali capacità.

Invece di puntare a cambiamenti radicali in tempi brevi, sarebbe meglio compiere piccoli miglioramenti tutti i giorni abbracciando il progresso quotidiano.

 

“Oggi meglio di ieri, domani meglio di oggi”

 

Se hai un obiettivo, ricerca l’azione più piccola che tu possa fare. Passi semplici, quasi imbarazzanti data la loro semplicità.

Il cambiamento graduale e non traumatico aiuta la mente umana ad aggirare le paure che ostacolano la creatività e la realizzazione personale.

 

Kaizen inoltre influenza la chimica del nostro cervello.

 

kaizen miglioramento

 

Ogni giorno che migliori, anche se di poco, stai rinforzando l’idea di successo nel tuo subconscio.
Il nostro cervello non distingue tra le piccole e le grandi vittorie.

Raggiungere un obiettivo rilascia dopamina, il neurotrasmettitore che ci fa sentire bene. Fare anche una flessione può farti sentire un vincente e creerà un susseguirsi di sensazioni di successo.

Migliorando 1% quotidianamente creerai nuove abitudini riuscendo a compiere grandi cambiamenti nella tua vita.

 

Kaizen nella pratica

Per iniziare devi semplicemente identificare l’azione più piccola possibile che potrebbe spingerti anche solo di mezzo passo verso la tua meta.

Segui questi step:

  1. Pensa all’azione più piccola possibile che potresti fare per raggiungere il tuo obiettivo
  2. Falla
  3. Ripeti step 1 e 2
  4. Convertilo in abitudine

 

Perché la filosofia Kaizen funziona?

 

kaizen filosofia

 

Quali di questi scenari è più probabile accada?

Tradizionale

Kaizen

Con il Kaizen devi solamente fare un’azione alla volta, facendo piccoli passi migliorerai costantemente nel tempo.

Nell’esempio delle flessioni: ad una flessione ne susseguiranno due, tre, quattro fino a raggiungere giorno dopo giorno l’obiettivo prefissato di 100 flessioni.

A un certo punto , ci si rende conto di aver raggiunto il proprio obiettivo senza aver compiuto sforzi così grandi, perlomeno a livello percettivo.

 

3 Strategie di applicazione del metodo Kaizen

Eccoci alla parte concreta della metodologia Kaizen.

Segui questi step ed implementa la filosofia Kaizen alla tua vita!

 

1) Poniti domande semplici

domande

Porsi domande semplici per dissipare le paure e alimentare la creatività

 

Il cervello ama le domande e non le respinge, a meno che non siano così impegnative da scatenare la paura.

Ponendoci domande semplici evitiamo di scatenare la reazione di attacco o di fuga.

 

Domande Kaizen:

 

Provate a porvi questo tipo di domande abbastanza spesso e vedrete che il cervello le immagazzinerà, le rielaborerà e alla fine vi darà risposte interessanti e utili.

Come?

Ripetendo la domanda per giorni o settimane, l’ippocampo, ovvero la parte del cervello responsabile per l’immagazzinazione delle informazioni, non potrà ignorarla, facendo in modo che il cervello prima o poi inizi a dare risposte

C’è un problema però!

Se è vero che porsi questo tipo di domande è positivo c’è anche l’altro lato della medaglia da considerare.

Ci sono persone che si pongono questo tipo di domande:

 

Queste domande tengono occupato il cervello ponendo il focus su cose negative, su errori e difetti. Consumano energia intellettuale che viene usata per rimuginare sulle proprie debolezze e per amplificare i nostri dubbi e paure.

Sostituite questo tipo di domande con:

 

2) Pensate in piccolo

pensa in piccoloPensare in piccolo per acquisire nuove capacità e abitudini senza muovere un muscolo.

Una tecnica semplice e utile per sfruttare il principio kaizen nella vita di tutti i giorni è la “scultura mentale“.

In cosa consiste?

La scultura mentale, ideata dallo psicologo Ian Robertson è una tecnica che prevede un’immersione sensoriale totale, ma pur sempre immaginaria.

 

Consiste nell’immaginare di star compiendo concretamente un’azione, cercando quindi di coinvolgere tutti i sensi, fino a percepire il movimento del proprio corpo e dei muscoli.

Perché servirsi della scultura mentale?

Il cervello non riesce a capire la differenza tra un’azione reale o un’azione simulata, immaginata.

 

Come modellare la mente grazie alla struttura mentale

  1. Individua il compito più piccolo che puoi fare per avvicinarti al tuo obiettivo
  2. Decidi quanto tempo dedicare a questa attività. Ricorda che stai seguendo il metodo Kaizen; quindi anche una manciata di secondi andrà bene per iniziare.
  3. Trova un luogo tranquillo e senza distrazioni, siediti o sdraiati e chiudi gli occhi
  4. Inizia ad immaginare di compiere l’azione e che alla fine si concluda con un esito positivo
  5. Quando avrai familiarità e dimestichezza con la scultura mentale e ti sentirai pronto per lo step successivo, sarà il momento di passare all’azione concreta

 

3) Fai azioni poco eclatanti

Intraprendere azioni poco eclatanti, ma i cui risultati siano garantiti.

 

Come raggiungere un traguardo? Senza fretta, ma senza sosta.

Goethe

 

Ora è il momento di agire con il metodo kaizen.

Abbiamo già affrontato esempi di “azioni Kaizen“, vi riporto qualche altro esempio:

Gesti così piccoli richiedono pochissime energie e risorse, in termini di tempo e denaro. Effettuare cambiamenti così semplici aggira il senso di paura e stimola l’implementazione di abitudini.

Il Kaizen prevede che la tua crescita sia continua e costante nel tempo.

“Essere veramente grandi nelle piccole cose, essere davvero nobili ed eroici nei dettagli insipidi della vita quotidiana è una virtù talmente rara che rende degni di essere beatificati”.

Harriet Beecher Stowe

 

miglioramento continuo

 

Conclusione

Se i cambiamenti repentini spaventano, gli stessi risultati si possono raggiungere attraverso tanti piccoli passi.

Il miglioramento personale non è una destinazione.

L’apprendimento volontario durante tutta la vita, e la motivazione ad accrescere la propria cultura e conoscenza, arricchiranno la tua vita apportando miglioramenti alla tua persona giorno per giorno.

Per funzionare però, il metodo Kaizen deve essere applicato con costanza, compiendo tutti i giorni un’azione, anche se piccola e apparentemente insignificante, che ti proietti anche di un millimetro verso il tuo obiettivo.

Il miglioramento è continuo, senza limiti. Quindi non bisogna mai smettere di applicare il Kaizen.

 

“Sono le piccole cose a rendere possibili quelle grandi..”

J. W. Marriott

 

L’articolo è finito, ora è il momento di mettere in pratica quanto appreso ed applicare le strategie oggi stesso.

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Puoi inoltre seguirmi:

 

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Libri Kaizen

Una Cosa Sola – Gary Keller

Un Piccolo Passo Può Cambiarti la Vita – Robert Maurer

Gemba Kaizen – Masaaki Imai

Toyota Way

 

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